10 milioni di euro è la cifra investita per questo avviso pubblico dedicato al Sub-Investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill” (Azione A1).

 

Per capacity building si intende un processo di miglioramento continuo, finalizzato al rafforzamento del capitale umano e dei sistemi di gestione e di sviluppo organizzativo dei settori culturali e creativi. Un processo che ha come obiettivo il miglioramento dei servizi offerti, delle opportunità per gli organismi e gli operatori, attuato attraverso un insieme articolato di interventi di innovazione, creazione di competenze, trasferimento di pratiche in una logica di networking, in grado di incrementare e qualificare in modo strutturale il settore di riferimento, determinando in tal modo il miglioramento delle performance dell’intero sistema, con riferimento sia alla transizione digitale sia alla transizione ecologica.

 

L’Azione A1 finanzia progetti di capacity building che avranno l’obiettivo di accompagnare, fornendo strumenti e conoscenze di supporto, gli operatori culturali attivi nel territorio nazionale, nella riqualificazione della catena del valore del settore culturale e creativo in chiave digitale e tecnologica.

Si rivolge a organizzazioni, pubbliche o private, singolarmente oppure aggregate in reti specializzate, secondo i requisiti indicati all’Art. 5 dell’avviso pubblico. I Destinatari delle attività di capacity building sono tutti i Soggetti della filiera, profit o no profit, micro, piccole e medie imprese, Soggetti del Terzo Settore e persone fisiche, operanti nel territorio nazionale negli ambiti tematici oggetto d’intervento riportati al precedente comma 2. Ciò al fine di promuovere la massima diffusione di esperienze e competenze utili a qualificare le attività del settore culturale e creativo, con un’attenzione particolare al coinvolgimento dei Soggetti selezionati nell’ambito del sub-investimento M1C3- I 3.3.2 (Azione A II), al fine di migliorare la realizzazione dei progetti così da aumentare l’efficacia della misura e l’impatto dell’investimento.

I proponenti dovranno possedere competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’innovazione digitale, dello sviluppo delle imprese creative e culturali per quanto attiene i contenuti, la produzione, le politiche e la gestione, relativamente ad almeno uno dei settori contenuti nei macro-ambiti tematici, ovvero:

musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); spettacolo dal vivo e festival; moda; architettura e design; artigianato artistico; arti visive (inclusa fotografia); patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); editoria, libri e letteratura. Inoltre, i proponenti dovranno aver organizzato/realizzato, negli ultimi cinque anni, almeno una delle tipologie di intervento indicate all’Art. 6 dell’avviso pubblico.

I progetti devono essere ideati, realizzati e gestiti ispirandosi a un modello di economia circolare e nel quadro di obiettivi di riduzione dei consumi energetici, attraverso misure di efficientamento energetico e, ove possibile, ricorrendo all’uso di energie alternative e rinnovabili e dovranno ispirarsi ad un modello di contenimento delle barriere che limitano l’accesso alle persone con diversità fisiche, culturali, sensoriali e cognitive.

Articolo 5 Soggetti proponenti 1. Possono presentare domanda di finanziamento organizzazioni, pubbliche o private, singolarmente oppure aggregate in reti specializzate, che:

i siano regolarmente costituite prima del 31/12/2020;

ii. abbiano sede legale e operativa in Italia;

iii. abbiano un oggetto sociale coerente con le finalità del presente Avviso;

iv. svolgano le proprie attività in modo continuativo e regolare;

v. siano iscritte, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;

vi. siano iscritte, ove previsto, al Registro delle persone giuridiche presso le Prefetture;

vii. siano iscritte, nel caso degli Enti del Terzo Settore (ETS), al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;

viii. ovvero, se non iscritte ad uno dei registri di cui ai punti precedenti (v, vi, vii), siano costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate e in possesso di un codice fiscale attribuito entro il 31/12/2020;

ix. risultino nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non siano in stato di scioglimento o liquidazione e non siano sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;

x. siano in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;

xi. si trovino in una situazione di regolarità contributiva;

xii. abbiano restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;

xiii. non abbiano ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007.

2. Nel caso di rete, questa potrà essere già costituita all’atto della presentazione della domanda, o da costituire entro la data di accettazione del finanziamento. La rete dovrà essere costituita da un minimo di tre ad un massimo di cinque organizzazioni in una delle forme riconosciute dall’ordinamento vigente oppure mediante un accordo di collaborazione formalizzato tramite scrittura privata autenticata.

3. Nel caso di rete, tra i suoi componenti, dovrà essere individuato un Capofila. Il Capofila è l’unico responsabile della presentazione della domanda e, nel caso di ammissione, è l’assegnatario del finanziamento e l’unico referente nei confronti di Invitalia e della DGCC per tutti gli aspetti amministrativi, di monitoraggio, controllo e rendicontazione delle relative spese. La DGCC ed Invitalia, in ogni caso, restano estranee ai rapporti tra i Soggetti componenti la rete e sono, pertanto, sollevate da ogni responsabilità in merito.

4. La partecipazione al presente Avviso in qualità di Organizzazione singola o di Capofila di una rete consente la partecipazione all’Avviso relativo al sub-investimento M1C3 – I.3.3.3 unicamente in qualità di componente di una rete di organizzazioni.

5. Nell’ambito del presente Avviso, i singoli componenti di una rete non possono partecipare ad altre reti candidate né presentare domanda in qualità di Organizzazione singola, pena l’esclusione di tutte le candidature.

6. I Soggetti proponenti, siano essi organizzazioni singole o reti di organizzazioni, alla data di presentazione della domanda dovranno essere in possesso, in riferimento alla propria esperienza, dei seguenti requisiti

 

Articolo 6 Progetti ammissibili

1. Il sub-investimento M1C3 – I.3.3.1 si pone l’obiettivo di sostenere l’attività degli operatori culturali nell’implementazione di approcci innovativi, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali, accrescendo le loro conoscenze e competenze manageriali ed economiche.

I progetti di capacity building, oggetto del presente avviso, devono prevedere la realizzazione di attività volte allo sviluppo e al trasferimento di competenze e conoscenze mirate a riqualificare la catena del valore in chiave digitale e tecnologica. Nello specifico i progetti di capacity building, che potranno includere attività di formazione, scambio di buone pratiche, momenti di apprendimento tra pari, nonché adozione di strategie di cooperazione, avranno l’obiettivo di accompagnare e orientare gli operatori della cultura (pubblici e privati) nella riqualificazione della catena del valore in chiave digitale e tecnologica, aiutandoli e orientandoli nell’adozione e accrescimento dell’applicazione e utilizzo di soluzioni digitali e innovative nell’ambito dei propri processi di produzione, gestione e organizzazione culturale, fornendo strumenti e conoscenze di supporto.

2. I Destinatari dei progetti sono i Soggetti del settore culturale e creativo, profit e no profit, micro, piccole e medie imprese, Soggetti del Terzo Settore e persone fisiche operanti nel territorio nazionale, negli ambiti individuati e definiti dal programma Europa Creativa, come richiamati all’art. 1, comma 2 del presente Avviso. Il personale del Soggetto proponente, e in caso di rete di ciascuna delle organizzazioni che la compongono, non può rientrare tra i Destinatari dei progetti.

3. Sulla base degli obiettivi sopraindicati, i Progetti dovranno rivolgersi ai Destinatari appartenenti ad almeno uno dei seguenti macro-ambiti tematici di intervento:

I. Macro-ambito A − Musica; − Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); − Spettacolo dal vivo e Festival. II.

Macro-ambito B − Moda; − Architettura e Design; − Artigianato artistico. III. Macro-ambito C − Arti visive (inclusa fotografia); − Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei); − Editoria, libri e letteratura.

4. Ciascun Progetto dovrà, inoltre, realizzarsi per mezzo degli strumenti e dei metodi riconducibili ad una delle seguenti tipologie di intervento:

a. Accelerazione/open innovation per l’ideazione di nuovi prodotti, servizi, processi e profili lavorativi e nuove pratiche/modelli/ idee innovative.

b. Capacitazione per l’accompagnamento allo sviluppo e all’implementazione di progetti che perseguono le finalità e l’obiettivo generale di cui alla linea A ovvero incoraggiare l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore, anche, in particolare, dei progetti selezionati per mezzo dell’Avviso di cui al Decreto della DGCC n. 385 del 19/10/2022 promosso nell’ambito del sub-investimento M1C3 – I.3.3.2 (azione A II).

c. Empowerment delle competenze degli operatori della filiera delle Organizzazioni culturali e creative. Tali attività potranno essere attuate attraverso un insieme articolato di interventi di innovazione, creazione di competenze, trasferimento di pratiche in una logica di networking, in grado di incrementare e qualificare in modo strutturale il settore di riferimento, inoltre dovranno prevedere il coinvolgimento diretto dei Destinatari finali supportandoli e guidandoli efficacemente nel processo di trasformazione digitale e tecnologica. Per il dettaglio relativo a contenuti e metodologie applicabili, si rinvia al documento di indirizzo metodologico allegato al presente Avviso (Allegato 1) che ha mera valenza esemplificativa.

5. Il costo di ciascun Progetto non potrà essere inferiore ad € 100.000,00 (centomila/00) e ogni domanda di finanziamento dovrà essere riferita ad almeno due progetti.

6. Ciascun Soggetto proponente, in forma di singola organizzazione oppure di rete, può presentare una sola domanda di finanziamento, avente tutte le caratteristiche disposte al successivo articolo 9.

 

Le categorie di spese ammissibili sono le seguenti:

i. spese relative al funzionamento ordinario dei Soggetti realizzatori (personale e oneri di carattere generale, quali ad esempio carta e altri materiali di consumo, utenze, noleggio di attrezzature, canoni di locazione, ecc.) per un periodo congruente con i tempi di realizzazione del Progetto e nel limite del 18 15% del suo costo totale;

ii. spese per personale dipendente qualificato, in proporzione al tempo impiegato nelle attività previste dal progetto finanziato e per un periodo congruente con i tempi di realizzazione di queste ultime. Il personale dovrà essere stato espressamente incaricato dello svolgimento di tali attività, compresa l’attività di docenza, essere in possesso delle competenze adeguate e non essere addetto a mansioni amministrative, gestionali o di carattere generale. In mancanza di tali condizioni questi costi sono considerati costi di funzionamento di cui al precedente punto “i.”;

iii. spese inerenti contratti di consulenza, collaborazione continuativa o a tempo determinato, prestazione professionale, coerenti con la normativa vigente, a condizione che l’oggetto del contratto sottoscritto riguardi espressamente ed esclusivamente le attività previste dal Progetto finanziato, compresa l’attività di docenza, e che il periodo rendicontato sia congruente con i tempi di realizzazione. In mancanza di contratto specifico questi costi sono considerati costi di funzionamento di cui al precedente punto “i.”;

iv. spese per la locazione di immobili, quali, ad esempio, sale e aule, adibiti ad ospitare i Destinatari del Progetto, incluse eventuali quote di ammortamento, in proporzione al tempo di utilizzo per le attività previste dal Progetto finanziato e in un periodo congruente con i tempi di realizzazione di queste ultime;

v. spese per il noleggio e/o quota di ammortamento relative all’utilizzo di beni durevoli materiali ed immateriali (es.: computer, software) in proporzione al tempo di utilizzo per le attività previste dal Progetto finanziato e in un periodo congruente con i tempi di realizzazione di queste ultime;

vi. spese per l’acquisto di beni di consumo specificamente necessari per la realizzazione delle attività previste dal Progetto;

vii. spese per l’acquisizione di servizi e prestazioni, strettamente vincolate alle attività realizzate, in proporzione al tempo di utilizzo per queste ultime e in un periodo congruente con i tempi di realizzazione del Progetto;

viii. spese per impianti ed opere murarie relative ad immobili adibiti ad ospitare i Destinatari delle attività previste dal Progetto per l’adeguamento degli standard di sicurezza e di fruibilità da parte dei soggetti con disabilità, fino ad un massimo del 5% del costo totale del Progetto;

ix. spese per spostamenti del personale impegnato, strettamente necessari per la realizzazione delle attività, fino ad un massimo del 2% del costo totale del Progetto. Tali costi devono essere riconducibili, a date e luoghi di svolgimento delle attività;

x. spese per attività di promozione e comunicazione, da un minimo del 2% fino ad un massimo del 5% del costo totale del Progetto.

4. L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un costo ammissibile solo se questa non è recuperabile dal Soggetto realizzatore, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento. Tale importo dovrà tuttavia essere puntualmente tracciato nei sistemi informatici gestionali.

5. Le spese per l’acquisizione di computer, monitor, stampanti, tablet, smartphone e servizi informatici di hosting e cloud, ivi incluse quelle indicate nel precedente comma 3, punto v, sono ammissibili a condizione che i prodotti o servizi acquisiti rispettino i requisiti previsti dall’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 (cd. DNSH).

6. Le spese relative alla locazione e ammortamento degli immobili, nonché per la 19 realizzazione di impianti ed opere murarie, di cui ai punti iv. e viii. del precedente comma 3, sono ammissibili a condizione che gli immobili ai quali si riferiscono rispettino le normative vigenti in tema di accessibilità.

 

Articolo 8 Finanziamento concedibile

1. Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto. Il contributo massimo per ciascun Progetto è pari all’80% del suo costo ammissibile, inoltre, prendendo a riferimento i progetti candidati con la medesima domanda di finanziamento, il contributo medio non potrà superare € 240.000,00 (duecentoquarantamila/00) per Progetto.

2. Il contributo massimo concedibile a ciascun Soggetto proponente è pari ad € 960.000,00 (novecentosessantamila/00)

 

Al fine di assicurare l’efficace e tempestiva attuazione degli interventi del PNRR, la Direzione Generale Creatività Contemporanea si avvale del supporto tecnico-operativo dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia S.p.a., ai sensi degli articoli 9 e 10 del D.L. del 31 maggio 2021 n. 77.

 

Le proposte potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 giugno 2023 ed entro e non oltre le ore 18:00 del 25 agosto 2023